Lo scorso 9 maggio, insieme a Bertram Niessen e Camilla Perrone, abbiamo affrontato il tema delle città, di come queste abbiano perduto il senso e di come fare per ritrovarlo. Le città svolgono un ruolo fondamentale come motore dell’economia, della cultura, della creatività e dell’innovazione, e sempre più spesso vanno oltre i confini amministrativi, influenzando territori più ampi. Abbiamo dedicato una parte della nostra discussione al problema abitativo di Firenze, coinvolgendo Grazia Galli e Laura Grandi. Questo incontro è stato il primo aperto alla città.
Metropolit è un’associazione giovane ma con energie attive da molti anni. Alcuni dei nostri membri, a titolo di esempio, già dieci anni fa, tramite l’associazione AttivaFirenze, hanno presentato un documento pubblico durante le elezioni del 2014. In quel documento erano racchiuse idee e proposte per trasformare Firenze in una città metropolitana inclusiva, sostenibile e intelligente – una smart city, come si diceva allora. Molti altri membri di Metropolit hanno avuto percorsi e storie simili: alcuni si sono impegnati individualmente, mentre altri hanno promosso iniziative collettive, associative, culturali ed accademiche. Queste esperienze condividono l’impegno civico e la passione politica, indipendentemente dalle appartenenze partitiche. In realtà, la ricerca di una politica alternativa, dal basso e indipendente dalle logiche dei partiti e della politica nazionale, è un tratto comune delle storie di coloro che animano Metropolit.
Metropolit ritiene che Firenze abbia bisogno di una visione, di un’idea di città e di un dibattito pubblico franco e aperto sulle aspirazioni e le direzioni future della città stessa. Senza immaginare il proprio futuro, diventa difficile sviluppare politiche e progetti che superino la mera soluzione dei problemi quotidiani o la realizzazione di iniziative isolate. Se Firenze avesse elaborato un’idea di sviluppo urbano in tempo, avrebbe potuto cogliere meglio l’opportunità offerta dai consistenti finanziamenti del PNRR, come hanno fatto città come Livorno, Milano e Genova. Spesso ci lamentiamo della mancanza di risorse, ma quando finalmente sono arrivate, ci siamo resi conto che ci mancano soprattutto progetti e idee.
Inoltre, progetti come lo stadio, l’aeroporto, la stazione AV e molti altri sembrano progredire non solo con lentezza e difficoltà, ma anche attraverso continui cambiamenti e ripensamenti. Lo stesso vale per le politiche culturali, sociali ed economiche. Pertanto, Metropolit ritiene essenziale stimolare e promuovere un dibattito collettivo centrato su Firenze, basato su idee solide supportate da dati verificabili. Il nostro interesse si concentra sulla città stessa e nel desiderio che Firenze, nella sua dimensione di area metropolitana, provi a immaginare il suo futuro per i prossimi cinque, dieci o anche quindici anni attraverso un dibattito pubblico che possa avere un impatto positivo sulla nostra comunità, agevolando i processi di cambiamento e trasformazione urbana che riteniamo necessari.
Per questo motivo, Metropolit è stata fondata con l’obiettivo di coinvolgere i cittadini e le realtà locali nella costruzione della Firenze del futuro, sviluppando una strategia integrata per trasformare tali visioni in realtà.